15 Luglio 2008 in Articolo

La scrittura, spia dell’anima

Il segno grafologico può evidenziare un’instabilità psico-emotiva o una situazione d’angoscia dovuta all’abbandono dei familiari e delle cose a cui l’anziano era legato




2 Comments

  1. 7 Agosto 2010 at 10:58

    Daniele

    Salve. Sono un ragazzo di 24 anni e vivo in Provincia di Lecce. Ho sempre saputo che la nostra calligrafia può “parlare” al nostro posto, dicendoci che persone siamo nel nostro intimo. Io sono un grafico e molto spesso mi accorgo di scegliere colori più scuri e cupi, sintomi spesso di introversia, persona che sono diventato a causa di una forte depressione. Non sapevo però che una scrittura piccola e stretta volesse indicare uno stato timido ed introverso, ma posso dire che per esperienza personale è veramente così. Io scrivo proprio in questo modo..tant’è che quando prendo appunti molto spesso scrivo talmente tanto piccolo da riuscire solo io a leggere quello che ho scritto. Non lo faccio apposta a scrivere così..mi viene naturale. Grazie per avermi fornito questa spiegazione in merito al nostro metodo di scrittura.

    Saluti….Daniele.

    1. 9 Agosto 2010 at 19:20

      candida

      Caro Daniele, avere una chiara percezione di se stessi è il primo passo per migliorarsi. Sono contenta che anche la grafologia, insieme alla tua forza di volontà possa contribuire a superare quelle difficoltà che ognuno di noi, in momenti diversi, ha dovuto affrontare.

      Un caro saluto.

      Candida

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